Maroni, un uomo che "ci ride sopra" all'ipotesi di essere responsabile di qualcosa, afferma in relazione alla prossima manifestazione del 16 ottobre 2010 che ci sarebbero dei "rischi incidenti".
E che, addirittura, potrebbero arrivare dei gruppi da altre nazioni –il famoso uomo nero-.
Maroni è lo stesso che, parlando di quanto accaduto a Genova in occasione della partita di calcio Italia-Serbia, ha dichiarato di "aver evitato una strage".
Comunque è stato carino avvertire di tali rischi tanto Epifani quanto gli organizzatori attraverso i media e non in un modo più preciso.
Da cui le parole di Epifani: "Ho trovato un po' strano che il ministro Maroni lanci un allarme senza parlare con gli organizzatori"
Ma evidentemente i problemi di comunicazione quando si parla di manifestazioni che richiamino un gran numero di persone devono essere la prassi (la famoso mancanza di comunicazione tra intelligence: complimenti, mai scelto un nome migliore per definirla -INTELLIGENCE-).
Sono sicuramente tra i motivi più semplici da tirare in ballo per deresponsabilizzarsi nel caso accada qualcosa.
Mi viene solo da dire, nel mentre, che se avessero mostrato la stessa delicatezza a Genova, quella del G8 questa volta, nel "tentativo di evitare una strage"
forse avrebbero avuto un morto e centinaia di feriti in meno. Problemi di comunicazione anche là evidentemente.
E mi viene anche da dire che questo allarme di Maroni ha il sapore degli anni successivi al G8 del 2001 quando ogni anno, per pararsi il culo, il ministero degli interni diramava dispacci apocalittici per giustificare preventivamente eventuali reazioni della polizia.
Mi viene da pensare che non solo i dispacci abbiano poca attinenza con il reale.
Ma anche che:
1) abbiano una mera funzione deresponsabilizzante e
2) contemporaneamente contribuiscano pesantemente a generare una situazione di tensione.
A scanso d'equivoci domani si parte per Roma.
🙂
P.S. giova ricordare che Manganelli -il capo della polizia- ha, in modo analogo, difeso l'operato dei suoi.
"E' stata evitata una strage" parlando di Genova (del calcio).
Manganelli, per chi avesse la memoria corta, è uno che ai tempi della Genova del G8 dichiarò che "Genova fu aggredita e la polizia la difese". Un grande poliziotto che ne ha fatta di strada da "quei giorni di gloria".
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