Vigilia di elezioni… Il problema nell’affrontare l’"affaire Noemi" è manifesto.
Gran parte dell’opposizione (che saggiamente eviterò di chiamare sinistra) si scaglia legittimamente contro i comportamenti del premier che risultano, nel migliore dei casi, ambigui.
Non passa giorno senza che qualche nuova dichiarazione a sorpresa non invada le prime pagine dei giornali.
Da "Repubblica" a "il Giornale" passando per "Libero" nessuno si esime dal produrre nuove prove e immediate controprove con tanto di registrazioni audio.
Vengono chiamate in causa zie ed ex-fidanzati, volano accuse e subito dopo scuse.
Si parla di interviste pagate.
I media del premier tentano di arginare l’attacco.
http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo451175.shtml
http://www.agi.it/news/notizie/200905311120-cro-rt11009-berlusconi_ex_fidanzato_chiedo_scusa_a_noemi_e_al_presidente
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=18261&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-3/zia-di-noemi/zia-di-noemi.html
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-4/lettera-gino-flaminio/lettera-gino-flaminio.html
Oltre alla stampa nazionale anche quella internazionale chiama a raccolta la propria dose di indignazione e nel giro di pochi giorni Berlusconi riceve stroncature senza precedenti.
http://www.timesonline.co.uk/tol/comment/leading_article/article6401859.ece
http://www.timesonline.co.uk/tol/comment/leading_article/article6307752.ece
http://www.lavanguardia.es/politica/noticias/20090601/53714838890/il-cavaliere-candidato-y-la-bella-noemi.html
http://www.elpais.com/articulo/internacional/Artistas/bailarinas/avion/oficial/elpepuint/20090601elpepiint_8/Tes
http://www.liberation.fr/monde/0101570551-berlusconi-touche-par-le-noemigate
Questi sono solo alcuni dei numerosi pezzi che riguardano il premier.
Le associazioni tra il suo nome e la figura di un clown non si contano.
Uno dei peggiori colpi arriva da una rivista, che ben oltre le dichiarazioni del premier, faticherebbe ad essere definita di sinistra: il Financial Times.
Le parole sono pesanti e se è vero che da un lato non viene evocato lo spettro del fascismo le accuse sono chiarissime.
Silvio Berlusconi "non è chiaramente un altro Mussolini" e il suo potere non comporta il rischio di un ritorno al fascismo, "ma è un pericolo per l’Italia e un maligno esempio",
Il pericolo rappresentato da Berlusconi, prosegue l’editoriale del quotidiano finanziario, è di "svuotare i media di serio contenuto politico, rimpiazzandolo con l’intrattenimento, di demonizzare i nemici e rifiutare di accettare la legittimazione di ogni critica indipendente". Il pericolo è "mettere una fortuna al servizio della creazione di un’immagine di massa, composta da affermazioni di successi ininterrotti e sostegno di popolo". Che Berlusconi sia così dominante è "in parte colpa di una sinistra titubante, di istituzioni deboli e talvolta politicizzate, di un giornalismo spesso subalterno. Ma più di tutto è colpa di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato. Non un fascista, ma un pericolo, in primo luogo per l’Italia, e un esempio maligno per tutti".
Ricordo che questo è un editoriale non firmato .
http://www.ft.com/cms/s/0/9f53066a-4a22-11de-8e7e-00144feabdc0.html?nclick_check=1
A fronte di una tale situazione, a pochi giorni dalle elezioni, resta solo la speranza non vana che gli elettori di destra non si facciano influenzare da questa "manovra internazionale".
Esatto, perché davanti a legittime critiche che in Italia faticano a trovare spazio resta solo la possibilità di evocare lo spettro dei complotti.
E allora Berlusconi, il 2 giugno, decide di parlare di un "complotto" internazione ordito nei suoi confronti.
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-5/complotto-murdoch/complotto-murdoch.html
Il PD valuta che gettarsi nella mischia elettorale brandendo con forza la questione morale possa generare risultati positivi.
Solo che a questo giro la scelta del tema è stata variata: gestione della famiglia invece che corruzione politica.
Da un lato abbiamo la questione Mills.
Dall’altro c’è Noemi.
La storia politica di Silvio Berlusconi ha mostrato a più riprese che ai suoi elettori non è mai importato molto il comportamento tenuto in alcuni contesti.
Che si arrivasse alla prescrizione o alla depenalizzazione del reato in ogni caso nessun evento ha condotto a reali cali di stima da parte degli elettori.
Resterebbe Noemi e la situazione è meno lineare: se parte dell’elettorato cattolico non avesse trovato così macroscopicamente ingestibile il comportamento del premier allora tutto si sarebbe potuto concludere in poco tempo e senza clamori.
La stessa gerarchia ecclesiastica (CEI in primis) si è trovata costretta a redarguire taluni atteggiamenti.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=385&ID_sezione=524&sezione=
Dato che parte del bacino elettorale dell’attuale premier pesca da questo segmento di elettori ecco facilmente spiegata la decisione di rendere prioritaria la questione.
Allora cosa resta da discutere?
In realtà non è più l’evento in sè a meritare attenzione ma l’approccio scelto per rispondere alle critiche.
Una fredda, sgradevole riflessione mi è stata offerta tempo addietro rispetto alla possibilità che Berlusconi avesse intrattenuto rapporti
sessuali con una minorenne:
<<Fabio, ma credi che sarebbero in molti a scandalizzarsi se davvero quest’uomo avesse fatto sesso con Noemi? Pensaci un attimo, la cosa sconvolgerebbe qualuno? Oppure ci troveremmo ad assistere ad una silenziosa, invidiosa simpatia nei suoi confronti?>>
Se anche all’improvviso realizzassimo che il nostro premier ha fatto sesso con una minorenne, ecco, a questo punto, sarebbe davvero un problema?
Assisteremmo al crollo di Berlusconi?
Per cercare una risposta ci viene incontro un filosofo di un certo spessore: Carlo Rossella.
Quest’intervista, che non sembra appartenere alla sfera della dignità umana, ci ricorda che se il problema è la minore età di Noemi allora basta cambiare il concetto di minore età.
http://www.corriere.it/cronache/09_maggio_26/roncone_intervista_rossella_noemi_b947bdce-49b7-11de-8785-00144f02aabc.shtml
Rossella, riferendosi alle frequentazioni di Berlusconi afferma: "E, comunque, non userei la parola ‘minorenne’ a vanvera.."
Perché «è un termine vecchio. Semmai, direi che la ragazza di cui si sparla aveva meno di 18 anni…».
Rossella non è un buffone qualunque: è stato direttore del TG5 (oltre che di panorama).
Un telegiornale che in molti continuano inspiegabilmente a stimare.
E vorrei ricordare che Rossella è lo stesso figuro che, andando a guidare il telegiornale di punta del biscione, disse: "Non sono spaventato, so come si fa la tv. Voglio realizzare un tg elegante e divertente, voglio che faccia anche divertire"
http://www.articolo21.info/notizia.php?id=1238
UN TG che faccia ridere.
Se non fosse una dichiarazione agghiacciante sicuramente sarebbe un ottimo inizio per far ridere.
Dicevo dunque che Rossella non è un buffone qualunque.
Nel senso che non lo trovi per strada.
Ma ci offre una chiara indicazione su cosa aspettarci.
Il problema non è la gestione dello stato.
Non è il ritorno dei rifiuti.
Non è il frequentare minorenni durante i propri festini in villa.
E non parliamo neanche della crisi economica o della corruzione.
Il problema è che Berlusconi va bene così.
Va bene proprio così com’è.
Va bene perché in questo momento, evidentemente, disegna ed incarna perfettamente lo spirito della maggioranza degli italiani.
Perché, come direbbe il FT, è un "esempio maligno".
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L’opposizione è senza armi e si agita perché quello che brandisce è uno strumento spuntato.
Non ha realizzato che chiedendo conto ad un elettore di Berlusconi cosa pensi del caso Noemi potrebbe sentirsi rispondere:
"Certo che poteva sceglierla meglio"
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