La spesa militare italiana, già all’ottavo posto mondiale come ammontare e al sesto come spesa procapite, continua ad aumentare. Nelle ultime due finanziarie è cresciuta complessivamente del 23%, raggiungendo i 23,5 miliardi di euro. Anche in Italia, come negli Usa, tale continuo aumento è stato reso possibile da una politica bipartisan, portata avanti prima dal governo Berlusconi, quindi da quello Prodi. Emblematica la partecipazione italiana al costosissimo programma del caccia statunitense Joint Strike Fighter, ribattezzato F-35 Lightning: il primo memorandum d’intesa è stato firmato nel 1998 dal governo D’Alema; il secondo, nel 2002 dal governo Berlusconi; il terzo, nel 2007 dal governo Prodi.
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